“A volte le cose accadono perché sei nel posto giusto al momento giusto… altre volte le cose accadono perché il tuo impegno, la tua passione, la perseveranza ed i tuoi sacrifici vengono riconosciuti da qualcuno che apprezza il tuo lavoro e la tua professionalità ”
L’esperienza del progetto che ci è stato commissionato qualche tempo fa ci ha posto di fronte ad una nuova sfida che ci ha ricordato che non bisogna “Mai Arrendersi” proprio così. Perché se lo avessimo fatto avremmo perso una bella opportunità.
Qualche tempo fa un’ Azienda della zona (di cui per rispetto della privacy non faremo il nome) ci contatta con una richiesta di separazione GOMMA/SABBIA proveniente dal recupero dei campi sintetici sportivi. Al primo contatto chiaramente non avevamo ben capito di cosa si trattasse, dal momento che molti dei nostri impianti sono progettati e realizzati per separare i metalli. Ad ogni modo chiediamo al cliente di visionare un campione di materiale per iniziare a capire come si possa separare, seguendo anche i suggerimenti dello stesso che aveva già eseguito altre prove.
Partiamo con un test sul separatore aeraulico tipo SV , iniziamo a regolare la macchina, ma non otteniamo il risultato sperato, cambiamo un po’ di regolazioni, qualcosa vediamo che migliora, tuttavia non abbastanza. Niente… capiamo che la pezzatura del materiale non è idonea a questa tipologia di separazione, il cliente ci propone di effettuare un secondo test con un materiale differente, e chiaramente accettiamo la proposta. Passano 15 giorni e torniamo nuovamente al separatore SV con il nuovo materiale, proviamo un po’ di regolazioni, qualcosa è migliorato ma ancora non abbastanza, parte del materiale risultava ancora mescolato.
A questo punto il rapporto si interrompe per qualche tempo, fino a quando il cliente non ci ricontatta mettendoci in contatto con il figlio, che in questa occasione ci porta 5 campioni differenti di sabbia e gomma mescolati tra di loro.
Per la terza occasione riproponiamo il test con il nostro separatore SV e iniziamo ad effettuare diverse prove, ancora nulla di buono, lo sconforto e la delusione era molta di fronte all’ impotenza di ottenere un risultato tangibile, evidente, con un materiale che sulla “carta” consideravamo ottimo per il nostro separatore SV. Invece solo risultati mediocri e poche idee confuse su come poter fare.
Poi in fine, quasi come ultimo tentativo, più per sistemare la coscienza e non aver rimpianti rivolgiamo per un momento l’attenzione sulla nostra separatrice densimetrica DM100, prendiamo una manciata di sabbia e gomma e ce la buttiamo su e VAI !! la lampadina si accende! …. in un attimo la gomma e la sabbia si separano perfettamente… da non credere. Allora prendiamo una seconda manciata, poi una terza poi tutto il contenitore e cosa otteniamo? Una separazione perfetta della gomma e della sabbia… INCREDIBILE…. davvero… stavamo sbagliando tutto rivolgevamo l’attenzione al separatore SV anziché alla DM.
Estremamente contenti e soddisfatti del risultato organizziamo subito un test di qualche Ton di materiale per comprendere le reali prestazioni della separatrice sul materiale, le produttività, e per individuare eventuali colli di bottiglia o problematiche che sarebbero potute insorgere in una separazione a “pieno regime”. Anche questo test viene superato in maniera eccellente.
Il cliente, soddisfatto, ci chiede un preventivo per una separatrice DM100.
Realizzata e consegnata la prima DM100 poco dopo ci commissiona due macchine DM50 che riusciamo a consegnare nell’arco di qualche mese. Tutte e 3 le macchine entrano in piena produzione ed il Cliente ha modo di capire in maniera più approfondita come funziona e si sviluppa tutto il ciclo di separazione per il suo materiale.
Dopo qualche mese abbiamo una sorpresa, il cliente un giorno ci richiama per dirci che ha studiato un impianto mobile per la lavorazione e separazione dei campi sportivi su luogo e che nei suoi impianti voleva montare le nostre separatrici densimetriche serie DM. Bellissima notizia e nuova sfida. Le nostre macchine non son fatte per stare in un container, per cui al via alla riprogettazione degli ingombri e degli spazi per contenere tutto in 2,5 mt di larghezza, problematiche a catena da risolvere e tempi ristretti per la consegna delle prime due DM50 che andranno in un impianto mobile in Norvegia.
In Questa nuova avventura abbiamo imparato moltissimo e abbiamo compreso e risolto diverse problematiche di cui ti puoi accorgere solo nel momento in cui ti ci scontri. Dopo un test di diversi mesi il cliente in Norvegia ha fatto seguito un secondo impianto per gli USA con N° 3 DM100 e N° 1 DM50 e un terzo impianto per l’Australia con N° 2 DM100 e N° 1 DM50 e le prospettive per il futuro sono in crescita con nuovi impianti da sviluppare in tutto il mondo.
A distanza di tempo ripensiamo a questo progetto con il sorriso, tuttavia il lavoro che c’è stato dietro stato faticoso e molto impegnativo. Abbiamo dovuto adattare una nostra macchina alla realtà del cliente e a degli spazi limitati a disposizione, inoltre ogni feedback dagli impianti consegnati precedentemente ha completato un puzzle di dettagli e di personalizzazioni che rendono queste separatrici DM100 e DM50 uniche per questo tipo di separazione.
Se tempo fa avessimo rifiutato il progetto o non avessimo provato e riprovato fino a comprendere, avremmo rinunciato ad una bella opportunità per noi, per il nostro cliente ed anche per l’ambiente. Nella vita e nel lavoro 9 volte su 10 vengono premiati impegno dedizione e perseveranza. Questo è quello che abbiamo imparato in tanti anni di lavoro con molteplici clienti che avevano problematiche diverse e che si sono rivolti a noi perché hanno creduto nelle nostre capacità e professionalità nell’affrontare ogni giorno nuove sfide assieme per ottenere il risultato desiderato.
Grazie a tutti i Clienti che hanno creduto e continuano a credere in noi affidandoci ogni giorno una missione e un compito importante da svolgere “risolvere un loro problema nel miglior modo possibile”