Il detto “Due è meglio di uno” è il motto che caratterizza l’esperienza vissuta per la realizzazione di questo progetto commissionato da un’azienda di settore in Polonia.
Come ogni mattina apriamo presto le mail e ne troviamo una di un’azienda con sede in Polonia che chiede informazioni sui nostri impianti per il processo di separazione dei metalli macinati fini. La giornata inizia bene, è il nostro “cavallo di battaglia”, la materia che conosciamo meglio, per cui rispondiamo al cliente spiegando quello che deve fare per preparare il materiale alla separazione, indicando diversi link sul nostro canale YouTube che trattano lavorazioni di materiale simili a quello che richiedono.
Il tipo processo richiesto è uno degli impieghi classici della nostra separatrice densimetrica DM100, che permette di separare l’alluminio dal resto dei metalli pesanti in pezzature fini di misura da 5 a 30mm. Passa qualche giorno e il potenziale cliente ci scrive di nuovo allegando alcune foto del materiale da trattare. Rispondiamo che si tratta di un’applicazione standard e che non ci sono problemi nel lavorare la tipologia di prodotto richiesto, bisogna solo trovare la regolazione migliore in funzione del risultato che si vuole ottenere, e che se avesse desiderato fare un test eravamo disponibili a provare il suo materiale con una dimostrazione dal vivo così che potesse appurare di persona i risultati ottenuti e la semplicità di utilizzo della nostra separatrice densimetrica.
Avendo acquisito una comprovata esperienza nella separazione densimetrica di questi materiali dopo 15 anni di test, che abbiamo fatto e continuiamo a fare sui più svariati materiali, abbiamo maturato una certa familiarità nel comprendere quando è possibile e come ottenere il risultato migliore anche solo visionando le foto del materiale da trattare.
Non sappiamo dire se con questa proposta il cliente abbia percepito la nostra “sicurezza” o se visionando i numerosi video di materiali lavorati abbia compreso che effettivamente non ci stava chiedendo nulla di particolarmente complesso in virtù della nostra esperienza; Fatto sta che ci chiede di formulare un’offerta per l’impianto composto da una separatrice densimetrica e dal sistema di carico. Bene perfetto, a questo punto prepariamo subito la nostra offerta allegando un prospetto schematico con indicazione degli ingombri, altezze etc. etc. in modo tale che possa capire dove collocarla.
Passa davvero poco tempo e il cliente ci contatta telefonicamente per chiedere se potevamo consegnare il progetto in tempistiche molto ristrette rispetto a quelle indicate nell’offerta presentata. Effettuiamo qualche verifica di consegne già in calendario, ci riuniamo in officina, volevamo comprendere se era possibile accontentare le sue richieste. Avevamo 2 separatrici DM100 standard pronte in magazzino, andavano solo ultimati i dettagli di personalizzazione legati alle esigenze ed effettuato il collaudo finale. Per cui diamo risconto che in un mese saremmo stati in grado di consegnare quanto richiesto.
In pochissimo tempo l’azienda polacca ci dà riscontro inviando ordine ufficiale e anticipo per l’esecuzione. Per cui ci mettiamo subito al lavoro per questo nuovo cliente di cui conoscevamo solo il nome e quello della sua azienda. Tutto perfetto, una grande soddisfazione lavorare con un processo così “snello”, è un peccato che accade molto di rado.
Si parte con la configurazione della DM100 che andrà in Polonia e con l’assemblamento del suo sistema di carico, lavoriamo per rispettare le date di consegna e come da previsione entro un mese siamo pronti. Non appena pronti operiamo un collaudo corredato di video da mostrare al cliente, inviamo mail di conferma chiusura lavori inclusiva di link al video di lavorazione e nell’arco di pochi giorni ci dà riscontro positivo allegando conferma del saldo dell’impianto.
Nel frattempo eravamo arrivati a pochi giorni dal Natale 2021, comunico la pack list al cliente e la nostra disponibilità al carico in determinati giorni, tuttavia il cliente non trova il trasporto e per la spedizione si slitta a gennaio 2022. Quando una macchina viene spedita all’estero c’è sempre una certa apprensione, per cui si spera di non aver trascurato nulla e si incrociano le dita che tutto proceda alla meglio. Consegnato il prodotto in questi casi spesso ci chiediamo “ma la macchina polacca andrà bene??” e la risposta che ci diamo è sempre la stessa “beh se avessero riscontrato problemi certamente ci avrebbero ricontattato”
Verso i primi di febbraio 2022 riceviamo una chiamata in sede, il mittente è numero è Polacco… attimi di terrore, nel frattempo era appena scoppiata la guerra in Ucraina, per cui in quei pochi secondi prima di rispondere passano tanti pensieri. Rispondiamo, dobbiamo scoprire il perché della chiamata. Ma la sorpresa è ben diversa e caratterizzata solo da note positive.
Quale la novità? Il cliente decisamente soddisfatto ci chiede di poter realizzare una seconda macchina. Incredibile, voleva subito un’offerta per un secondo impianto. Chiaramente diamo seguito alla sua richiesta, processiamo la commessa sulla stessa linea di lavoro eseguita per la prima macchina, con l’unica differenza è che nel frattempo avevamo progettato e lanciato il nuovo modello di separatrice densimetrica DM100 2022, che dal punto di vista di strettamente legato all’ utilizzo non ha differenze dal modello precedente.
Questa esperienza a conferma che il cliente ampiamente soddisfatto non commissiona una ma ben due separatrici densimetriche e questa è stata la nostra più grande soddisfazione a dimostrazione che la nostra storia come azienda di settore rimane da decenni come punto di riferimento affidabile per questa tipologia di separazioni di materiali
Ad oggi febbraio 2023, non abbiamo ancora avuto il piacere di conoscere di persona il nostro cliente Polacco e qualche volta ancora ci chiediamo.. “ma le due densimetriche andate in Polonia andranno bene?” “Ma si che andranno bene altrimenti qualcuno ci avrebbe già chiamato”.