Molti materiali possono essere trasformati nuovamente in materia prima ed essere riutilizzati per altri scopi, evitando inutili sprechi di risorse e garantendo considerevoli risparmi.
Metalli come il ferro, l’acciaio, il rame, l’ottone, l’alluminio, il nichel, il palladio e il cobalto vengono continuamente riciclati per essere nuovamente utilizzati nell’ambito dell’industria e della ricerca tecnologica.
Il processo di riciclo dei metalli prevede più fasi di lavorazione che adottano tecnologie diverse.
Le principali fasi di lavorazione si possono considerare comuni alla maggior parte dei processi di recupero dei diversi metalli, in particolare per quelli di maggiore interesse per quantità e valore.
Le diverse tecnologie sono basate comunque su trattamenti meccanici finalizzati dapprima alla riduzione volumetrica e alla separazione primaria dei diversi componenti, e successivamente integrati da applicazioni per il riconoscimento e la separazione di corpi estranei, frazioni diverse, considerate “inquinanti”. Sono applicazioni tecnologiche come sistemi gravitazionali, eddy current, vagli, separatori magnetici ecc. sempre più diffuse sia per il crescente interesse del legislatore verso l’economia circolare, sia per il maggior valore economico dei rottami trattati e dei sempre maggiori costi degli smaltimenti a rifiuto.
Per smaltire correttamente vecchi rottami è necessaria una minuziosa separazione delle parti metalliche. I metalli ferrosi come l’acciaio vengono isolati mediante l’impiego di magneti, altri metalli come l’alluminio vengono invece separati ricorrendo all’uso di separatrici densimetriche che riconoscono il minor peso specifico rispetto agli altri metalli.
L’Italia è un Paese all’avanguardia nel riutilizzo dei metalli e delle leghe, come testimoniato dagli ottimi risultati ottenuti in molti settori correlati, fra i quali quello degli imballaggi in alluminio. Il Cial (Consorzio imballaggi in alluminio) ha stimato che il 70% delle materie prime introdotte nel mercato viene riciclato per assumere forme nuove a seconda del settore industriale di destinazione.
Grazie a questa possibilità di recuperare e riutilizzare i metalli e i rottami ferrosi si riesce a coprire il fabbisogno di materie prime dell’industria siderurgica e di tutti quei settori produttivi che utilizzano metalli o leghe. Il riciclo consente di diminuire lo sfruttamento delle materie prime in forma minerale, assicurando un notevole risparmio di risorse che possono quindi essere investite nella ricerca e nello sviluppo tecnologico.
Il crescente aumento negli ultimi anni del costo di smaltimento in discarica ha reso sempre più interessante dal punto di vista economico il recupero delle scorie. I trattamenti più applicati vanno dal semplice recupero dei metalli, in esse contenuti, al riutilizzo del materiale inerte nei fondi stradali o come additivo nella produzione di cemento o di materiale da costruzione.
L’utilizzo di queste ceneri pesanti è condizionato dalla presenza di metalli pesanti al loro interno Ia cui rimozione porta ad un doppio beneficio: estrarre metalli vendibili ed al contempo evitare i costi del conferimento in discarica.
Il materiale inerte ottenuto dal trattamento delle scorie può essere utilizzato come materia prima per la preparazione della farina cruda alimentata al forno dei cementifici solo previa rimozione dei metalli ferrosi e non ferrosi. Con questi recuperi si fabbricano materiali ceramici, fibre vetrose, materiale da riempimento, pavimentazioni stradali.
Per avere un’idea del valore economico si deve considerare che mediamente le scorie contengono circa il 7-15% di metalli ferrosi e l’1-2% di non ferrosi. In particolare i metalli non ferrosi sono composti per la maggior parte da alluminio (più del 60%) con una percentuale minore di altri metalli pregiati come l’ottone e il rame.
A tal proposito la ditta Ghirarduzzi produce separatori per separare la parte di interi dalla frazione metallica ancora presente nelle scorie o ceneri.
Potete contattarci per maggiori informazioni, oltre che per richiedere un test di processo direttamente su un campione del vostro materiale.